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Fava e Storci

Fusione Fava e Storci

Insieme per affrontare le sfide del futuro

 

Ottobre 2023

 

Finalmente ci siamo, dal primo di Ottobre è diventata operativa la fusione di Fava S.p.A. e Storci S.p.A. La ragione sociale unica diventa Fava S.p.A. che ingloba le aree di business di ambedue i brand precedenti in un’entità più adeguata a competere sia sul mercato nazionale che in quello mondiale. Con un volume di affari di oltre 100 milioni di euro, 35 milioni di Euro di patrimonio netto, 26.000 mq coperti su due stabilimenti, un organico di 330 dipendenti di cui oltre 50 nel settore dell’assistenza tecnica post-vendita, nasce il più grande player mondiale specializzato nella ricerca, progettazione, costruzione e commercializzazione di impianti per la produzione di pasta. Oltre 1500 impianti in funzione nei più importanti pastifici del mondo, che rappresentano il 40 % della quota di mercato mondiale e una presenza sul mercato italiano di circa l’80% del parco macchine installato, sono i numeri che caratterizzano questa unione di due aziende a gestione familiare, con Fava fondata nel 1937 e Storci nel 1991, che arrivano alla terza generazione di imprenditori. Fava S.p.A., dopo la fusione con Storci, è in grado di offrire ai clienti una gamma di prodotti completa per ogni esigenza e dimensione, che viene declinata nelle varie aree di business:

  • Linee pasta secca continue da 1000 a 12.000 Kg/h 
  • Linee pasta secca discontinue da 100 a 1200 kg/h 
  • Linee Couscous continue da 500 a 2400 Kg/h 
  • Linee per pasta fresca da 100 a 2000 Kg/h
  • Linee per piatti pronti secchi (pasta Instant), freschi e surgelati da 100 a 4500 Kg/h. 

La nuova struttura commerciale integrata coprirà in modo più capillare tutto il mercato mondiale dei pastifici, industriali ed artigianali, sia di pasta secca che di pasta fresca, con un’offerta unica nel suo genere e con la stessa qualità, serietà ed affidabilità che hanno contraddistinto Fava e Storci da sempre. L’integrazione del servizio post-vendita, che si avvale di un importante team di Tecnici, Meccanici, Softwaristi e Tecnologi esperti, garantisce a tutti i clienti un servizio post- vendita professionale, pronto ed efficace. Il servizio ai Clienti si completa con una serie di strutture di Ricerca e Sviluppo dotate di macchinari ed attrezzature di massimo livello che ruotano attorno all’innovativo Centro Ricerca di Cento, che coordina i laboratori dedicati a specifiche linee di prodotto di Ferrara, Collecchio e Reggio Emilia. La sinergia che si verrà a creare con l’integrazione della Storci, già parte del gruppo dal 1996, porterà ad un efficientamento di tutto il processo produttivo, che sarà distribuito dinamicamente nei due stabilimenti di Cento e Collecchio, migliorando tutta la supply chain.


Luigi Fava

“Questa fusione rappresenta il naturale completamento di un lungo percorso di successi. Dal 1996, insieme alla famiglia Storci, abbiamo conquistato la leadership di mercato, guadagnando la fiducia dei più importanti produttori di pasta nel mondo e dando prova di poter affrontare le difficili sfide che ci pone questo appassionante lavoro. L’unione di competenze, la professionalità e il senso di appartenenza di tutti i nostri collaboratori sono un punto di forza e continueranno a distinguerci nel dare i migliori prodotti e servizi ai nostri clienti.”

Michele Storci

“È una fusione che ci proietta nel futuro ed è coerente con i tempi, ne esce un’azienda più forte, strutturata, con un’ottima posizione patrimoniale e finanziaria, e con una somma di competenze tecniche nei vari campi che ci permetterà di servire, con la stessa qualità di sempre, dal produttore di nicchia alla grande industria. Se dovessi pensare ad una rappresentazione matematica di questa fusione, penserei ad una formula dove il risultato è maggiore della pura somma delle due componenti. Un’azienda solida in tutte le sue aree, flessibile e veloce nelle risposte ai propri clienti.”

 

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La forza di un incontro
raccontata dalle parole dell’Ing. Enrico Fava, Presidente di Fava S.p.A.

Enrico FavaNella storia della nostra attività, questa fusione segna una tappa fondamentale per il futuro delle nostre famiglie e del nostro lavoro. Famiglie che da sempre il lavoro ha unito e che partono dall’incontro di due uomini che hanno avuto l’opportunità di conoscersi e stimarsi. Era l’anno 1966 quando Barilla decise di costruire un nuovo stabilimento dotato di linee di grandissima potenzialità. Ero coinvolto in prima persona a portare avanti questo progetto e la cosa mi permise di entrare in contatto con le persone che avrebbero dovuto occuparsi direttamente di questo nuovo lavoro. Tra di loro c’era il Sig. Anzio che si occupava in particolare delle parti innovative tecniche e tecnologiche delle linee che stavamo proponendo ed era particolarmente stimato dalla proprietà. Fu un rapporto da subito molto coinvolgente e caratterizzato da una grande facilità di intesa. Da qui nacque una grande stima reciproca che ci ha accompagnato per tutti gli anni di questo grande progetto che durò dal 1966 al 1971 con la consegna da parte della nostra azienda di sette linee. Per un lungo periodo le nostre strade non si sono più incontrate, fino al quel luglio del 1995 quando la nostra azienda si trovò di fronte ad una decisione sostanziale per il proprio futuro. Proporsi, dopo la separazione con la nostra storica società commerciale, con il proprio marchio al mondo intero. Occorreva organizzare una propria rete commerciale e completare le linee di produzione. E per fare questo avremmo dovuto costruire le presse e gli accessori di testa. Si doveva trovare il partner giusto e pensai immediatamente che poteva esserci una persona speciale a potermi aiutare in questa nuova sfida, così impegnativa ed importante. E quella persona era Anzio. Ci incontrammo e gli proposi con entusiasmo la mia idea di unire le nostre competenze e costruire le presse insieme. Ci lasciammo da quell’incontro con l’accordo praticamente fatto, pronti a questo nuovo percorso insieme! È questo il momento in cui Fava acquisisce il 50% della Storci di Collecchio, azienda specializzata nel settore delle presse impastatrici. È stato appassionante lavorare di nuovo insieme ad Anzio ed abbiamo raccolto successi incredibili fin dall’inizio. Fu nostra, la pressa più grande ed innovativa proposta fino a quel momento al mercato. Potenzialità 4000 kg/h con molte parti originali e brevettate. È stata la prima di una lunga serie di presse che per dimensioni ed importanza hanno influenzato l’intero settore mondiale. Ma le aziende avevano anche un altro punto di forza straordinario: il supporto e la competenza dei nostri figli. Quei figli che oggi hanno deciso di unire le nostre due realtà per potere affrontare in maniera più competitiva il mercato, sfruttando sinergie ormai consolidate e potendo contare sulla preparazione dei propri collaboratori. Una fusione di cui sono molto orgoglioso che conferma il valore di quell’incontro speciale.

Rassegna stampa

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Nuova fusione per affrontare le sfide del futuro

Nuova fusione per affrontare le sfide del futuro

 

 
 
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